Questa storia rispecchia come immagino e comprendo la Parusia. Non è adatta a studi teologici.
—Buongiorno, Ezechiele!
—Buongiorno, Maestro!
—Come procede il lavoro?
—Un po' più lento. Meno persone credono nel tuo ritorno, Maestro.
—Ritorno? Ma io sono tra loro per mezzo dello Spirito Santo.
—Mi riferisco alla profezia della Parusia.
—La Parusia si compirà solo quando la casa sarà pronta. Cosa sono queste cose?
—Tegole e latrine, tubi, fili e condutture. Oh! E il modem Wi-Fi.
—A cosa serviva tutto questo? Quando mi sono incarnato nel grembo di Maria. Niente di tutto questo esisteva.
—Lo so, Maestro. Se il Signore lo desidera, puoi tornare.
—Mi sono incarnato per gettare le fondamenta di questa costruzione.
—Pietro.
—Pietro fu scelto per proclamare e vivere la parola con amore per la Santissima Trinità, sapendo che saremo sempre con Lui. Questo è il fondamento.
—Maestro, permettimi una domanda.
—Sì.
—Come sarà la Parusia?
—Quando la casa sarà pronta, dovremo purificare tutti affinché possano entrarvi. Avverrà la Pasqua più grande. Il passaggio delle alleanze alla vita eterna. E in questa Pasqua, io, lo Spirito Santo e il Padre mio saremo con gli uomini della terra e con voi.
—Anche noi?
—Sì, proprio come scrisse Giovanni: "Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più." (Apocalisse 21:1)¹. Non solo gli uomini, ma tutti. Me compreso, abbiamo bisogno di un periodo di purificazione, un periodo di purgatorio...
—Perché?
—Per condurre il popolo a Canaan, Mosè dovette prima comprendere la promessa fatta da Dio ad Abramo. Poi dovette vivere la sua fede in quella promessa. Una fede matura dove è necessaria: profezia (parola), amore (sentimento e traboccamento) e pratica (vivere). E questo processo di maturazione ebbe luogo nel deserto.
Per condurre il popolo al Regno di Dio, dovevo spiegare la prima Pasqua. E per comprendere la Terra Promessa, bisogna prima comprendere la promessa di Abramo. È necessario comprendere ciò che i profeti dissero, da Mosè a Giovanni Battista. Per iniziare il mio ministero, ho trascorso del tempo anche nel deserto.
—Posso dire che il 2020 è stato un periodo di deserto per la Parusia?
—Per alcuni, sì. Quello che Giovanni della Croce chiama il Deserto Spirituale. Queste persone sono state invitate a essere evangelizzatrici. Spero che aiutino ad accelerare l'opera.
—Capisco. Ricordo bene quando ero un profeta sulla Terra. Pertanto, per comprendere la Parusia, dobbiamo comprendere tutto questo e la nuova Pasqua.
—Sì. Ho già mandato a dire che il tempo della Parusia è vicino. Ma proprio come quando tu e gli altri profeti avete annunciato la mia venuta e l'arrivo di tempi nuovi, non tutti hanno creduto, lo stesso vale per i profeti attuali.
—Voglio scendere e avvertirli.
—Anch'io, ma dobbiamo aspettare. E finire questa casa.
—Posso lavorare di più affinché la casa sia finita più velocemente?
—Non ancora. Spero che la gente creda di nuovo in me.
—Così sia!
—Ezechiele, dov'è la parola?
—Al centro della casa. San Giuseppe fece questa colonna a forma di croce, e da essa nacque una scrivania. Dove si trovano tutte le versioni della parola. E sono incisi i nomi di tutti coloro che hanno contribuito a organizzarla e tradurla.
—Preparate una libreria e metteteci tutte le versioni dei documenti e dei libri scritti dai santi, canonizzati o no.
—Sì, Maestro, chiederò subito a San Giuseppe.
—Ezechiele, grazie per aver organizzato tutto.
—Lo faccio per amore della Trinità.
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¹Estratto dalla Bibbia copiato da: <https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__P10V.HTM>. Consultato il 4 gennaio 2020.
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